Lo Stato nello strutturalismo latinoamericano: negligenza teorica o condizionamenti di classe?

Juan Grigera

Research output: Contribution to journalArticlepeer-review

Abstract

L'obiettivo di questo articolo è rivelare il carattere di classe della politica che deriva dalle teorie dello strutturalismo e del neostrutturalismo latinoamericani. Si argomenta che la mancanza di una teorizzazione sullo stato capitalista e sull'accumulazione da parte delle scuole strutturalista e neostrutturalista costituiscono “silenzi sospetti” che oscurano le contraddizioni del processo di accumulazione del capitale e la natura di classe dello Stato capitalista. Per questo, la prima parte riassume le proposte dello strutturalismo, identificando i suoi principali contributi e contestualizzandone la critica posteriore. La seconda parte postula che nello strutturalismo latinoamericano soggiace una concezione strumentalistica (implicita) dello Stato. Nella terza parte, si affrontano le similitudini e le differenze tra lo strutturalismo e il neostrutturalismo, per dimostrare che entrambe le correnti presentano una concezione simile di “Stato forte” che riafferma la visione neoliberale invece di criticarla. La quarta parte affronta un'analisi della (più esplicita) teorizzazione strutturalista sull'accumulazione di capitale, in altre parole il modello di sviluppo della scuola. Infine, si affronta la nozione attualizzata dei neostrutturalisti sull'accumulazione di capitale, sotto il concetto di “trasformazioni produttive con equità”.
Original languageEnglish
Pages (from-to)224-247
Number of pages24
JournalDemocrazia e Diritto
Volume2014
Issue number2
DOIs
Publication statusPublished - 2014

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